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3 Consigli Sulla SEO Da Tenere a mente

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L’ottimizzazione per i motori di ricerca presenta una serie di sfide – una delle quali risponde agli spostamenti e ai cambiamenti  in cui i motori di ricerca valutano e classificano il tuo sito web.

L’aggiornamento di algoritmi delle parole invierà un brivido alla colonna vertebrale di molti  market tari. Mentre è vero che Google in particolare ha la tendenza a fare grandi cambiamenti che possono avere un impatto massiccio sul traffico organico, ci sono alcuni pilastri della SEO che sono rimasti importanti attraverso il Penguin e Panda e forse un po’ meno durante l’aggiornamento che in inglese si definisce “mobilegeddon” tutto incentrato su mobile

Dando un’occhiata alla linea temporale degli aggiornamenti degli algoritmi: ti dà un’idea di quanto Google sia cambiato dal 1996!

Penguin e Panda

In questo articolo esamineremo i fondamentali di SEO che sono stati la prova del tempo – parleremo di perché sono importanti e perché sono stati al centro del nostro approccio SEO.

1 – Mettere l’utente al primo posto

Quando si dice “scrivere per le persone e non per un motore di ricerca”, quello che si intende è che bisogna mettere a fuoco l’utente perché è quello che sta cercando qualcosa su Google

Il motivo per cui la gente torna su Google di volta in volta è perché serve loro una risposta a una domanda. Quando il motore di ricerca posiziona il tuo sito, prende in considerazioni centinaia di fattori per affidargli un posizionamento adeguato, sta a te poi con contenuti di qualità e link andare a lavorare sul posizionamento. Tieni sempre in mente che se un sito è buono per gli utenti, sarà anche buono per i motori di ricerca

Strategia White Hat

White-Hat-SEO

Gli aggiornamenti dell’algoritmo si dividono in due categorie:

La prima categoria è quella nel modo di utilizzo di internet da un punto di vista dell’utente, come aggiornamento mobile responsive per cellulari. La seconda categoria va ad individuare come gli utenti cercano di aggirare il sistema, con tecniche “black hat”.

Il keyword stuffing è un buon esempio di manipolazione dell’algoritmo. Per molto tempo è servito a spingere in alto i siti, ma spesso lasciava gli utenti insoddisfatti e Google come qualsiasi altra azienda vuole fornire agli utenti i migliori risultati possibili ai propri utenti che in questo caso si traduce col fornire risposte adatte alle ricerche.

L’ottimizzazione del title e della meta description è da tempo un elemento fondamentale della SEO e probabilmente lo rimarrà anche per il futuro, il title oltre ad essere uno dei primi elementi che google legge impatta indirettamente sul posizionamento andando ad incidere sul CTR. Trovare un modo naturale per far stare 55-60 caratteri in un title non è semplice e ancora oggi i migliori copywriter discutono su cosa sia meglio incluedere per attirare l’attenzione.

Poi ci sono le meta descrizioni, mentre non hanno un effetto sulle classifiche di per se ( a parte impattare il ctr che è un fattore di ranking importantissimo ) sono ancora molto importanti. Una meta description scritta bene che supporta il title fa la differenza in termini di click che quel risultato riceve.

E ancora una volta in ultima istanza dobbiamo pensare all’utente, anche quando componiamo un title è importante pensare cosa le persone vogliono vedere.